Il multiculturalismo è una minaccia? “Non credo alla purezza delle culture, così come non credo neppure alla possibilità di individuarle come totalità significativamente discrete. Piuttosto guardo a esse come a complesse pratiche umane di significazione e rappresentazione, organizzazione e attribuzione, frazionate al proprio interno da narrazioni in conflitto”.
Seyla Benhabib, docente di Scienza Politica presso la Yale University, affronta in questo saggio il tema del multiculturalismo veicolato dalla globalizzazione e il suo impatto sulle società democratiche contemporanee. E aggiunge: “Le culture si costituiscono attraverso complessi dialoghi con altre culture e, nella maggior parte di quelle che sono pervenute a un certo grado di differenziazione interna, il dialogo con l'altro è intrinseco piuttosto che estrinseco alla cultura stessa”.
L’autrice propone una concezione delle identità culturali intese come processo di negoziazione dinamica in grado di far coesistere la reciprocità egualitaria con la libertà di autodefinizione dei singoli e dei gruppi. Un discorso maturo sulla globalizzazione, suggerisce Seyla Benhabib, passa attraverso contaminazioni di diverso grado, e la nascita di culture e di popoli in grado di interagire proficuamente. In definitiva, l'eguaglianza, nell'era globale, è data soprattutto dalla ricchezza delle componenti socio-culturali in gioco. La diversità di quest'ultime non è necessariamente sinonimo di scontro.