La rete italica. Idee per un Commonwealth

Dialoghi con e su Piero Bassetti.

Di Niccolò d'Aquino, Italic Digital Editions, marzo 2014

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"Nell'era della globalizzazione quale sarà il futuro di quello straordinario, raffinato e davvero unico patrimonio della cultura, dell'arte, dell'ingegno, del gusto, dello stile, dell'eleganza, dell'imprenditoria e, insomma, del complessivo e inimitabile savoir faire italico?" Questo è il quesito che si pone Niccolò d'Aquino, autore dell'interessante libro "La rete italica", appena pubblicato dall’editore digitale Italic Digital Editions. 

"La rete Italica" nasce per raccogliere e documentare la nascita e l'evoluzione del concetto di Italicità, partendo dall'intuizione del Presidente Bassetti ma soprattutto seguendo gli sviluppi di questa idea, attraverso le voci di coloro che, negli anni, hanno contribuito - e continuano a farlo - ad alimentare e a far crescere la consapevolezza dell’opportunità esistenziale e storica di riconoscersi come italici.

Attraverso le testimonianze e gli interventi di importanti intellettuali e accademici che hanno collaborato con Globus et Locus, prende forma così una tesi sull'italicità come grande community glocal, identità ibrida e transnazionale, business community e anche bacino culturale e antropologico cui attingere per immaginare un nuovo ruolo per i 250 milioni di italici sparsi nel mondo, che sempre di più vanno aggregandosi secondo logiche di "civilizzazione". Questo lavoro rappresenta un ulteriore passo avanti in quel percorso di presa di coscienza e di aggregazione ben sintetizzato nella postfazione, laddove si dice che: «Gli italici possono e devono svegliarsi al loro ruolo globale, riconoscendosi come una grande comunità globale, interconnessa al suo interno da un "comune sentire" molto più che da una comune appartenenza etnico-linguistica e nazionale. Gli italici hanno cittadinanze diverse, vivono in Paesi e società distanti tra loro, culturalmente e geograficamente. Parlano lingue diverse. Ma sentono in modo simile. Questo comune sentire è l'italicità».

Il libro, nato da un'idea di Niccolò d'Aquino, giornalista e collaboratore di Globus et Locus, e già coautore dei precedenti Italici Italic Lessons, propone, oltre a un breve saggio-intervista con Piero Bassetti, come postfazione, interventi di: Alberto Abruzzese, Otto Bitjoka, Giampiero Bordino, Tatiana Crivelli, Paolo Fabbri, Fabio Finotti, Riccardo Giumelli, Mauro Magatti, Mario Martinelli, Vittorio Emanuele Parsi, Carlo Petrini, Remigio Ratti, Stefano Rolando, padre Luciano Segafreddo, Maddalena Tirabassi, Veronica Trevisan, Massimo Vedovelli.

Coerentemente con gli assunti del pensiero glocal ai quali si ispira da sempre Globus et Locus, si è voluto realizzare un prodotto di editoria digitalereperibile sul web ma disponibile anche nella tradizionale forma cartacea, facilmente scaricabile e divulgabile. Non un semplice libro, dunque, ma uno strumento al servizio dell'aggregazione degli  italici di tutto il mondo.

ll testo, che ci auguriamo possa vedere un’ampia diffusione, si può trovare nel sito dell'editore Italic Digital Editions e su Amazon.

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