Newsletter Globus et Locus, n.2, Giugno 2016

Il numero del nostro web Journal, Glocalism, su “Networks and new media”, attualmente online, pone una problematica particolarmente attuale: quella, cioè, del rapporto fra comunicazione, cambiamento della natura del potere e libertà individuale. All’interno del processo di globalizzazione, infatti, l’innovazione tecnologica ha reso possibile la creazione di nuove modalità di aggregazione, non più basate sulla vicinanza fisica ma sulla possibilità di connettersi, in rete, sulla base di interessi o obiettivi comuni. Nessuno mette in discussione il ruolo svolto dai social networks, ad esempio, nella formazione dei movimenti di protesta diffusi nel mondo e l’uso del web che questi hanno fatto come nuova piattaforma di organizzazione politica. In questo quadro, è evidente che i regimi democratici stiano subendo una trasformazione, la cui natura è ancora da esplorare a fondo.

Di fronte al progressivo declino degli Stati nazionali, quali sono le nuove forme di potere che stanno nascendo e che guideranno questa sorta di rivoluzione, culturale, economica, politica, e, crediamo, anche antropologica? Certamente sono e saranno poteri di tipo sovrastatale o funzionale. Uno fra questi è quello rappresentato dai colossi della comunicazione e della tecnologia come Facebook, Amazon, Apple, Google e Microsoft. A differenza che nel passato, però, la loro non è una battaglia a somma zero e gli obiettivi da raggiungere non sono la conquista di nuovi territori o di nuove fonti energetiche. I loro “imperi” si sovrappongono ed esercitano il loro potere, anche politico (ed è precisamente questo il punto), direttamente sulla loro popolazione di riferimento, individuabile attraverso i personal account o il possesso di un determinato digital device. Non a caso, recentemente, l’Economist si chiedeva se Zuckerberg non sia una sorta di "Tiberio" del Terzo Millennio.

In questo nuovo scenario, dominato da un radicale cambiamento della natura del potere, dove si colloca la libertà dell’individuo? Apparentemente, sembrerebbe che l’individuo, attraverso i social networks, abbia conquistato una nuova e più ampia forma di libertà, che gli consente di autodeterminarsi e persino di avere più potere. Basti pensare alle possibilità di scelta che oggi offre il mercato, o all’opportunità che ognuno di noi ha di far sentire la propria “voce” tramite i blogs o social networks come Twitter. Una razionalità invisibile (figlia forse della più nota "mano invisibile") sembra governare questo processo egualitario e democratico, che permette a sempre più persone di accedere a informazioni globali (sempre meno verificabili o selezionabili, però) e interloquire in varie forme, con persone anche ignote, che vivono dall’altra parte del pianeta. 

Possiamo approfondire queste problematiche ricorrendo alle stesse categorie concettuali del passato oppure lavorare per formularne di nuove. Con il nostro journal, stiamo cercando di impegnarci per seguire quest’ultima opzione.


Glocalism. Journal of culture, politics and innovation    

 

 

 

 

Siamo lieti di comunicare che è online il nuovo numero di Glocalism. Journal of culture, politics and innovation promosso da Globus et Locus e dedicato al tema "Networks and New Media".

Editorial, by Glocalism

Current issue articles:

-  Out or In? The Black Blogosphere and the News Mediaby C. Robinson, N. Cantey

-  The Road to Liberating Citizens While Governing the Urban Areas. The Tale of Two Cities: Cairo and Buenos Airesby A. Sirry, S. Bustamante

Social Media and Political Change in the 21st Century: the African Experienceby A. M. Chidi, I. N. Chimee

 Internet and Social Media’s Social Movements Leading to New Forms of Governance and Policymaking: Cases from Indiaby E. S. Madhavan

- The United States and the European Community (1969-1974): Economic and Political Disputesby Hang Thi Thuy Nguyen

Per leggere il numero di Glocalism dedicato a Networks and New Mediavai al sito

Ricordiamo che sono attualmente online i call for papers del n. 2016,2 "Local and global democracy" e del n. 2016,3 "Territory, Borders and the New Geography".


Le macroregioni: una nuova dimensione per lo sviluppo di un'Europa delle comunità

Globus et Locus si è, sin dalla sua nascita, impegnato, attraverso riflessione e azioni, sulle dinamiche che, per effetto della glocalizzazione, modificano la governance dei territori e delle funzioni, e lo ha fatto a partire dalla convinzione che il punto di vista “glocale” sia l’approccio più appropriato.

 

Nell’ambito delle dinamiche che coinvolgono le sfide poste ai sistemi regionali nel quadro europeo, il 19 e 20 maggio 2016 Globus et Locus ha partecipato, attraverso il suo presidente, Piero Bassetti, a un convegno promosso da Università degli Studi di Bari, da Regione Puglia e da Ipres, dal titolo “Il dialogo con i Balcani fra Macroregione Adriatico-Ionica e costruzione di una rete socio-culturale”.

 

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L'italicità arriva a Nizza 

 

Il libro "Svegliamoci italici! Manifesto per un futuro glocal" lo scorso 27 maggio è approdato a Nizza, anche in concomitanza con la XII edizione della manifestazione L’Italie à Table.

Su invito del Console d’Italia a Nizza, Serena Lippi, e della Presidentessa della Camera di Commercio italiana a Nizza, Patrizia Dalmasso, l'autore e Presidente di Globus et Locus, Piero Bassetti ha discusso i temi affrontati nel libro con diversi interlocutori della realtà nizzarda.

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Prossime iniziative

Segnaliamo in questa sezione eventi o incontri che offrono stimoli concreti sulle tematiche della glocalizzazione, promossi da Globus et Locus, dai suoi soci o da altri enti, in Italia e nel mondo.

Convegno: Italici. Il nuovo commonwealth come fattore di business per le imprese italiane sui mercati esteri| Monza, Villa Reale, Salone delle Feste, Viale Brianza 1
13 giugno 2016, ore 10.00-13.00.

Quali sono le città al mondo con più opportunità di business per l'arredo design? Come le nuove comunità globali influenzano la business community? Chi sono gli influencer più rappresentativi per i mercati?

La Camera di Commercio di Monza e Brianza promuove un convegno su questo tema, a partire dai risultati del rapporto "Italic Network. La Mappa delle città italiche nel mondo come nuovo approccio ai mercati esteri per i prodotti italiani di design", realizzato da Globus et Locus, Voices from the Blogs, CSIL - Centro Studi industria leggera, Centro AltreItalie ed Edimotion.

Per informazioni, clicca qui.


Press

Is globalization really fueling populism?
Project Syndicate

La lingua degli emigrati italiani di ieri, oggi e domani
La Voce di New York

The globalization of Television, through the eyes of an immigrant
The Huffington Post

The meaning of Made in Italy changes in a changing world
Italian sociological review

Il robot consumer penserà nella nuvola
Nòva-Sole 24 Ore

Il democracy broken?
World Economic Forum

 

 

Nella sezione
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