Osservando queste trasformazioni, noi di Globus et Locus, se da un lato abbiamo visto confermata la validità del pensiero glocalista, dall’altro abbiamo constatato la necessità di una svolta nel nostro lavoro, a quasi vent’anni di esistenza dell’Associazione. Se, infatti, possiamo oggi affermare di aver assolto la nostra mission, ossia quella di aiutare le classi dirigenti a sviluppare azioni coerenti con la logica del mondo glocale, intendiamo ora concentrarci sulla implementazione di una riflessione strategica aggiornata sul futuro, in una prospettiva capace di fare proprio un approccio reticolare, che coinvolga attivamente tutti coloro che in questi anni hanno collaborato, a vario titolo, con Globus et Locus.
Su queste premesse, abbiamo già iniziato a riorientare la nostra azione nel corso del 2016, nell’ambito delle attività di ricerca e progettuali che ci hanno visto impegnati. Di fronte agli importanti cambiamenti che hanno caratterizzato il contesto globale, Globus et Locus ha sentito l’esigenza di valorizzare il filone di attività relativo alla governance glocale, declinata, in particolare, rispetto alla dimensione urbana delle città-mondo e alla dimensione macroregionale nel contesto europeo. La centralità e l’estrema attualità del tema delle global cities è emersa in diverse occasioni in cui Globus et Locus ha portato il proprio contributo: dal seminario “La città-mondo. Attraversando Expo” nell’ambito del Corso di Geografia Economica e Spazio Urbano del Politecnico di Milano, in collaborazione con Aaster;

al seminario “Spazialità metropolitane: economia, società territorio”, promosso dal Centro Studi PIM, all’interessante seminario “Global cities e dimensione regionale”, organizzato dal Consiglio Regionale della Lombardia e da Èupolis Lombardia.
Centrale è poi il tema delle nuove modalità di riorganizzazione politica del mondo, alla luce del progressivo declino degli Stati nazionali, dei crescenti processi di mobilità e dei cambiamenti nell’organizzazione del territorio, con lo sfumare del concetto di confine. Su questo fronte, Globus et Locus si è impegnato in particolare sull’approfondimento delle aggregazioni globali e in particolare sugli italici, comunità la cui crescente importanza è stata recepita anche in ambito istituzionale ed è stata menzionata anche dal Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella in diverse occasioni (Giornata "Qualità Italia" e "Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo").
In tale evento è stata sottolineata la trasformazione della spazialità territoriale delle città verso grandi aree urbane - global-city region come la Pianura Padana - che si candidano a poter competere con le grandi mega cities asiatiche.Tra le occasioni di confronto e approfondimento della dimensione delle macroregioni europee, ricordiamo il seminario “Dialogo con i Balcani. Fra Macroregione Adriatico-Ionica e costruzione di una rete socioculturale” promosso dall'Università degli Studi di Bari, Regione Puglia e Ipres.
Globus et Locus ha analizzato le potenzialità degli italici nelle diverse manifestazioni nelle quali essa si incarna: da quello delle mobilità (contributo all’XI Rapporto Italiani nel Mondo 2016 di Fondazione Migrantes; partecipazione a Il welfare ambrosiano e i cittadini globali, Fondazione Ethnoland), ai linguaggi ("Stati Generali della Lingua Italiana nel Mondo"), al ruolo del business e del rapporto fra made in Italy e made by italics (convegno "Italici. Il nuovo commonwealth come fattore di business per le imprese italiane sui mercati esteri” e progetto di creazione di una Scuola italica) all’approfondimento culturale, sia grazie all’alleanza con strutture quali il Centro Altreitalie e l’Università di Pennsylvania ("Italia. L’invenzione della patria") sia attraverso la promozione e diffusione della proposta cultural politica del libro Svegliamoci italici! (presentazioni a Napoli, Monaco, Nizza, contributo per Affari Esteri).

Globus et Locus ritiene molto importante anche rafforzare i contatti fra gli italici, offrendo loro la possibilità di comunicare, scambiarsi informazioni e notizie, beneficiare di servizi pensati per loro, fare business e cultura all’insegna dell’Italian way of life.
È per questo motivo che stiamo lavorando alla realizzazione di un locus digitale, una rete che potrà essere teatro di dibattito, di scambio, di confronto – anche politico – per le comunità italiche.
Sul fronte dell’elaborazione di strumenti culturali adeguati a interpretare i nuovi scenari del mondo attuale, fondamentale è stata ed è l’azione del nostro web journal,Glocalism, journal of culture, politics and innovation, il quale sta crescendo e riscontrando un crescente apprezzamento. Coerentemente con la logica reticolare su menzionata, il journal è da considerarsi emanazione di Globus et Locus ma ha una propria soggettività, ed è diretto da Davide Cadeddu, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Milano. Nel corso del 2016, sono usciti tre numeri, “Networks and New Media”, “Local and Global Democracy” e “Territories, Borders and the new Geography” e su altrettanti si sta lavorando per il 2017.
È in questo quadro di impegno e di costante disponibilità che vogliamo augurare a tutti coloro che ci seguono e che collaborano con noi Buone Feste e un arrivederci al 2017.
Glocalism. Journal of culture, politics and innovation

Siamo lieti di comunicare che è online il nuovo numero di Glocalism. Journal of culture, politics and innovation promosso da Globus et Locus e dedicato al tema "Territories, Borders and the new Geography".
Editorial, by Glocalism
Main article:
Territories, Peoples, Sovereignty by S. Cassese
Current issue articles:
Il Concetto di "Hyperobject" nella Geografia Contemporanea by A. Marini, E. Tolusso
Mapping the Networks in Hyperlink Movies: Rethinking the Concept of Cartography through Network Narratives by M. Labrecque
Multi-level Governance as an Alternative: The Municipality of Barcelona and the Ciutat Refugi Plan by E. Irgil
Per leggere gli articoli del numero di Glocalism dedicato a "Territories, Borders and the new Geography", vai al sito
Con l’occasione, segnaliamo che è online il call for papers del numero 2017/1 dedicato al tema "The Glocal Political Power" e del numero 2017/2 dedicato al tema “Global Identities and Communities”.
Recensioni

F. Dallmayr, Against Apocalypse. Recovering Humanity’s Wholeness (Lexington Books, 2016). Recensione di Simone Taverna.

E. Peeren, H. Stuit, A. Van Weyenberg (eds.), Peripheral Visions in The Globalizing Present. Space, Mobility, Aesthetics (Leiden, Boston: Brill, 2016). Recensione di Elia Zaru.
Press

The Age of Hyper-Uncertainty
Project Syndicate
Catalan separatists defy Spain in pursuit of ‘utopia’
Politico
Brexit and the Weaknesses of Referenda
Global Policy
Scoprire la Digital Transformation: il caso DIS, la piattaforma online Made in Italy che unisce fisico e digitale
Wired
Top 10 of 2016 – Issue #5: As Publics Fear Loss of National Identity, Far-Right Populist Movements Gain Strength
Migration Policy Institute
The Geopolitics of Populism
Project Syndicate
Amsterdam, il movimento dei city makers
Nova-Il Sole 24 Ore
The Death of the International Community?
Global Policy
Which countries spend the most on food?
World Economic Forum
Think you know what a global city is? This study might prove you wrong
World Economic Forum
Le connessioni più forti dei muri
Nova-Il Sole 24 Ore
Siti web e Made in Italy: i domini “.it” raggiungono quota 3 milioni
Nova-Il Sole 24 Ore
We need a food system that works for everyone, and our planet. This is how we can do it
World Economic Forum
Italia-Usa: cibo, lingua e cultura: l'iniziativa di Fucsia Nissoli
Italia chiama Italia