Nel corso degli anni, intorno al progetto Italici, Globus et Locus, in collaborazione con i suoi partners, ha sviluppato una significativa attività editoriale, consistente in saggi e Atti di Convegni:
- "Svegliamoci italici" (Marsilio, 2015) Questo libro è una riflessione di Piero Bassetti, alla luce della sua esperienza politica e nel sistema camerale, sull’importanza di contribuire all’aggregazione della civilization italica. Il libro si struttura come un discorso agli italici dei 5 continenti, per stimolarli a prendere coscienza di come un fatto innegabile - la globalizzazione - possa offrire un’opportunità per gli italici di svolgere un ruolo importante nel mondo, se solo prendessero coscienza di essersi “svegliati” nel Terzo Millennio, non più italiani ma, appunto, italici.
- "La meglio Italia. Le mobilità italiane nel xxi secolo" (Maddalena Tirabassi e Alvise del Pra’, Torino, aAccademia University Press, 2014). Questo libro, sintesi di una ricerca durata oltre due anni effettuata grazie a un finanziamento della Compagnia di San Paolo, costituisce il primo tentativo di scrivere una storia delle migrazioni contemporanee italiane incrociando dati statistici italiani e dei principali paesi di immigrazione, un questionario on line e interviste in profondità. Il libro si può ordinare sul sito del Centro Altreitalie.
- "La Rete Italica. Idee per un Commonwealth" (IDE, Italic Digital Editions, 2014), di Niccolò d'Aquino. Il libro nasce per raccogliere e documentare la nascita e l'evoluzione del concetto di Italicità, partendo dall'intuizione di Piero Bassetti ma soprattutto seguendo gli sviluppi di questa idea, attraverso le voci di coloro che, negli anni, hanno contribuito - e continuano a farlo - ad alimentare e a far crescere la consapevolezza dell’opportunità esistenziale e storica di riconoscersi come italici. Il libro contiene, oltre alla postfazione di Piero Bassetti, interventi di: Alberto Abruzzese, Otto Bitjoka, Giampiero Bordino, Tatiana Crivelli, Paolo Fabbri, Fabio Finotti, Riccardo Giumelli, Mauro Magatti, Mario Martinelli, Vittorio Emanuele Parsi, Carlo Petrini, Remigio Ratti, Stefano Rolando, padre Luciano Segafreddo, Maddalena Tirabassi, Veronica Trevisan, Massimo Vedovelli.
- “Le piemontesi in Argentina” (Rosenberg & Sellier, 2010), a cura del Centro Altreitalie, ricerca compiuta su un campione di 800 donne argentine di origine piemontese, finalizzata a comprendere come vivono il rapporto con il loro paese di origine. Dalla ricerca è emerso che queste donne sono chiaramente italiche e si sentono sia argentine che piemontesi (parlano infatti molto bene il dialetto piemontese mentre non conoscono l'italiano).
- Italic Lessons" (2010), P.Bassetti insieme a N.d’Aquino, Bordighera Press, (New York) 2010 presentato in diverse occasioni a Torino, New York, Philadelphia, in collaborazione con il Centro Altreitalie, il Calandra Institute di New York e l’University of Pennsylvania di Philadelphia. Raccolta di interviste apparse sul quotidiano America Oggi, nelle quali si riprende e si aggiorna il tema dell’italicità già posto nel precedente saggio-intervista “Italici”. Il concetto di italicità in questi anni ha subito un’importante evoluzione e i valori dell’italian way of life sono condivisi da un’aggregazione transnazionale che inizia a prendere coscienza di sé e a comunicare attraverso la rete, I protagonisti dell’era della globalizzazione in cui viviamo, infatti, saranno proprio i nuovi popoli glocali, che sempre di più percepiscono nel web, e non nei confini nazionali, lo spazio ideale per condividere linguaggi, modi di vivere e idee comuni.
- il volume “Italici. Il possibile futuro di una community globale” (2008), con edizione inglese “Italici. An Encounter with Piero Bassetti”, Piero Bassetti, a cura di P. Accolla e N. d’Aquino", Casagrande editore, 2008; libro intervista nel quale Piero Bassetti, parla della dinamica community transnazionale che accomuna gli italiani oriundi, gli italofoni, gli italofili e tutti coloro che, anche senza sangue italiano, hanno abbracciato valori, stili di vita e modelli dell’Italian way of life. L’italicità è una rete di persone sparse in tutto il globo – rete che comincia a riconoscersi e a comunicare. La riflessione che qui viene proposta dà una lettura degli eventi che caratterizzano l’attuale fase storica di questa “diaspora” cercando di spiegare i vantaggi che ricaverebbero gli italici dall’unirsi tra di loro stringendo le relazioni già esistenti.
- il saggio “Il percorso dell’italicità” (2006), a cusa di Sergio Roic, Giampiero Casagrande Editore, 2006. Breve cronistoria sulla nascita e l’affermazione della categoria concettuale chiamata “italicità”; presenta il percorso compiuto dal vocabolo e il progressivo consolidamento e aumento di autopercezione della comunità italica stessa.
- il volume di Atti “Italic Identity in Pluralistic Contexts” (2004). Questa pubblicazione contiene gli atti del 2° seminario organizzato da Globus et Locus con la CUA. Durante l’incontro, svoltosi a Washington nell'ottobre 2003, sono state esaminate le interrelazioni tra italicità e altre identità culturali, in un contesto pluralistico come quello del Nord America;
- la ricerca Lombardi nel mondo (2004). Su incarico della Regione Lombardia, l’IRER Lombardia (Istituto regionale di ricerche), in collaborazione con Globus et Locus, ha realizzato nel 2004 un’indagine sulle “presenze” lombarde, di origine lombarda o comunque funzionalmente significative e rilevanti per la Lombardia nel mondo, con particolare riferimento all’Europa, alle Americhe e all’Australia. L’indagine, che rientra nel più generale Progetto Italici di Globus et Locus, è finalizzata da un lato a censire e “mappare” queste presenze; d’altro lato, a porre le basi conoscitive e relazionali per nuove politiche e iniziative da parte dell’istituzione regionale, nella prospettiva di un sistema di relazioni sempre più intenso e cooperativo fra la comunità lombarda e le sue comunità di riferimento all’estero.
- il volume di Atti “The Essence of Italian Culture and The Challenge of A Global Age” , 2002. Il volume contiene sintesi ed estratti in lingua italiana del seminario promosso da Globus et Locus e dalla Catholic University of America (CUA) di Washington nell’aprile 2002 sul tema dell'identità della cultura italica alla luce delle nuove sfide globali. Il seminario ha rappresentato l’occasione per promuovere il dibattito sui temi dell’italicità e della globalizzazione negli Stati Uniti e per consolidare una stretta collaborazione tra Globus et Locus, la CUA e le altre Fondazioni e Istituzioni italo-americane (Niaf, Consolati, Ambasciate).