Il Convegno Italici nel Mondo, svoltosi nel 2005 a Chianciano, è stato realizzato da Globus et Locus in collaborazione con la Scuola Fiorentina di comunicazione fondata da Giovanni Bechelloni.
"Italici" erano chiamati gli abitatori della penisola fin dai tempi di Roma repubblicana; poi la stessa parola assunse significati più estesi. In questa fase dell'approfondimento sul tema degli italici, sono state individuate tre tipologie di persone che appartengono a questa community: i cittadini italiani, i figli e i pronipoti degli italiani emigrati oltremare fini ai confini del mondo, gli abitanti della terra che, pur non avendo rapporti di consanguinità né con gli uni né con gli altri, condividono con loro aspetti rilevanti del viver civile che provengono dalla plurimillenaria civiltà italica.
Tutti e tre questi gruppi, con il loro abitare in un presente sorretto dalle radici di un comune sentire e proteso sulle ali di un possibile destino, contribuiscono a costruire l'italicità, un insieme di valori e di stili di vita che alimenta le loro memorie e le loro speranze.
Valori e stili di vita che viaggiano attraverso le frontiere e le fedi religiose, le credenze ideologiche o politiche. Sono valori pragmatici che possono parlare ai mondi vitali di tutti e di ciascuno perché traggono linfa dalle radici di un'esistenza/esperienza storica di lunga durata. E, proprio per tali motivi, possono essere accolti, interpretati e vissuti sotto tutti i cieli.
L'italicità, dunque, potrebbe essere un buon esempio da coltivare per un futuro di virtuosa convivenza tra le civiltà umane.
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Il 14 giugno alle 17.30, nell'ambito della Summer School, si è tenuto un incontro-dibattito sul libro "Il Grande Esodo"(Corbaccio), dell'ambasciatore Ludovico Incisa di Camerana.
Il Programma della X Summer School del Master in Comunicazione e Media