
“Italici svegliamoci e “rammendiamo” il Mezzogiorno!”: era questo il titolo dell’evento tenutosi lo scorso 16 febbraio presso il Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) di Napoli e promosso dall'Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, da Globus et Locus, dalla Fondazione Mezzogiorno Europa, dall'Istituto Internazionale Colorni Hirschman.
L’evento è stata una occasione per riflettere sul ruolo che oggi potrebbero avere gli "italici" di origine meridionale, sparsi per il mondo, per contribuire a rilanciare e, appunto, “rammendare” il Mezzogiorno, a partire dagli spunti che emergono dai libri: “Svegliamoci italici! Manifesto per un futuro glocal” (Marsilio, 2015) di Piero Bassetti e “Rammendare il mondo” (Rubbettino, 2016) di Luca Meldolesi.
Il dibattitto è stato moderato dal giornalista di America Oggi Niccolò d'Aquino e ha visto la partecipazione di diverse personalità rappresentative delle realtà istituzionali del Mezzogiorno.
Oltre agli autori, infatti, hanno portato il loro importante contributo alla discussione il Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, Umberto Ranieri, la Dott.ssa Valeria Aniello, dirigente unità di valutazione e verifica degli investimenti pubblici presso la Regione Campania, il Dott. Mario De Donatis, Vicepresidente dell'IPRES, Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali e l’Amb. Paolo Janni, Diplomatico ed ex Ambasciatore presso l’Organizzazione degli Stati Americani.
Tutti gli interlocutori si sono trovati d’accordo nel constatare che oggi sarebbe interessante avviare una sorta di "Piano Marshall" che coinvolga direttamente la classe dirigente italica di origine meridionale, per il rilancio del Mezzogiorno. Il divario tra il Nord e il Sud, infatti, è oggi ancora fortemente presente e non si può più chiedere al solo Stato italiano di essere in grado di recuperare questa zona così strategica, non solo del paese ma dell’Europa e del Mediterraneo.